Sui monti con Annette

A cura di Aldo Chiummo

Nel 1985 fece la comparsa sui teleschermi nazionali un anime dall’ambientazione molto suggestiva: le Alpi svizzere.
Non si tratta di “Heidi“, sebbene faccia parte dello stesso programma, ovvero il “Sekai Meisaku Gekijō (世界名作劇場) (Teatro di Capolavori Mondiali)” (1), all’interno del quale venivano trasmesse delle serie prodotte dalla Nippon Animation (le prime 4 furono in realtà prodotte dalla Mushi; seguirono 2 serie prodotte dalla Zuiyo, che si trasformò poi nella Nippon) tratte da opere letterarie internazionali per ragazzi.

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L’animazione introduttiva del “Sekai Meisaku Gekijō”

La serie di cui sto parlando si intitola “ARUPUSU monogatari: watashi no ANNETTO” (“Racconto delle Alpi: la mia Annette“), ed è tratta al romanzo – pubblicato per la prima volta nel 1950 – “Treasures of the Snow” (da noi intitolato “Tesori tra la neve“) di Patricia St. John, scrittrice inglese che per gran parte della vita fu anche infermiera missionaria (di religione Protestante) in Marocco.

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Il logo originale della serie

La St. John scrisse “Treasures of the Snow” poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale con uno scopo ben preciso: insegnare ai bambini del tempo, segnati dagli orrori di un conflitto così lungo e sanguinoso, il significato del perdono.

Attingendo ai ricordi di un anno vissuto in Svizzera quando era ancora una bambina, ambientò la storia in un piccolo villaggio delle Alpi svizzere: Rossinière.

Qui agli inizi del ‘900 vivono Pierre Burnier, sua moglie Francine e la piccola Annette, loro figlia, nonché Lucien Morel, coetaneo e amico di infanzia della bambina, con la madre Elisabeth, vedova, e la sorella Marie. Protagonista della storia è Annette che, ancora piccola, si ritrova a fare da madre al fratellino Dani a causa della morte di Francine avvenuta poco dopo il parto. Ad aiutarla nel suo compito nonché nella gestione della casa interviene da Lucerna, su richiesta del nipote Pierre, che le aveva raccontato la situazione in una lunga e dettagliata lettera, l’anziana zia Claude Marta, a cui ben presto Annette si affeziona e che contribuirà moltissimo, con i suoi insegnamenti intrisi di morale Cristiana – all’educazione della piccola.

Gli eventi principali sono legati all’amicizia tra Annette e Lucien, che da un certo punto in poi, viene costantemente messa alla prova da incomprensioni e incidenti, soprattutto da quello provocato in maniera non intenzionale dal ragazzo ai danni del fratellino di Annette, che resterà invalido.
Questo evento rappresenta un punto di svolta non solo nel rapporto tra i due ragazzi, ma anche nelle loro vite: Annette inizia a odiare Lucien, mentre Lucien viene consumato dal rimorso e, additato perfino dai compaesani, inizia a isolarsi sempre di più, finendo per trascurare la scuola e gli amici in favore dell’unica attività che lo rilassa: la scultura del legno.

I sentimenti dei protagonisti sono resi, nell’anime, con un realismo che non ci si aspetta minimamente in una serie per bambini. Non avendo mai letto il romanzo da cui la serie è stata tratta non sono in grado di fare paragoni, ma il dramma interiore vissuto da Lucien fa davvero impressione per le tinte, a volte anche molto fosche, con cui è stato dipinto. Ed è impossibile non rimanere impressionati dai cambiamenti radicali di umore che la piccola Annette subisce quando le circostanze la portano ad accostare direttamente Lucien all’invalidità del fratello.

Se la caratterizzazione psicologica dei personaggi è uno dei punti di forza di questa serie, a livello tecnico è stato fatto un lavoro altrettanto eccezionale, nello standard del “World Masterpiece Theater“.
Il numero di disegni per episodio è elevatissimo, e le animazioni sono fluide e realistiche. I fondali sono ottimamente dipinti e rendono alla perfezione i paesaggi svizzeri nelle varie stagioni attraverso cui si snoda la vicenda. Non solo: a impressionare è soprattutto la resa dei luoghi in cui la storia è ambientata. Il villaggio di Rossinière infatti esiste per davvero… ed è proprio come lo si vede in Annette! Mi è venuto quasi un colpo quando, nei contenuti speciali dell’edizione italiana in DVD, ho visto a confronto alcune foto del villaggio e dei bozzetti fatti per la serie! La ricerca è poi proseguita su internet, e la sorpresa si è moltiplicata davanti a foto a colori e filmati! (v. Appendice 1)

Non posso, in questa analisi “tecnica”, esimermi dall’accennare alle musiche, opera di Ryouhei Hirose, celebre compositore giapponese dalla carriera lunghissima e molto prolifica.
Dedicatosi nei primi anni di attività – complici anche alcune commissioni ricevute -all’approfondimento degli strumenti tradizionali giapponesi (soprattutto lo shakuhachi), negli anni ’70 spostò il suo interesse verso la musica e gli strumenti occidentali, come l’arpa, il piano, il violoncello, la viola, ecc., con una piccola puntata nelle sonorità dell’India, della cui spiritualità si era innamorato anche grazie a due viaggi compiuti nel 1972 e nel 1973.

Come sappiamo, nel 1985 prestò la sua arte alla serie animata di Annette, e la bontà del suo lavoro è ravvisabile già nell’introduzione della sigla iniziale, “ANNETTO no aoi sora“, sigla che prosegue con due cambi di tempo e che è caratterizzata da un arrangiamento pop con pesanti innesti orchestrali (dominati da arpe, violini e strumenti a fiato).

La colonna sonora sembra pescare a piene mani dalla musica occidentale classica, non solo come orchestrazione, ma anche per l’atmosfera che crea. C’è anche un brano suonato interamente con l’organo che accompagna soprattutto le scene più “natalizie” che potrebbe tranquillamente essere scambiato per un pezzo di musica sacra composto da Bach.

La storia di Annette è spalmata su 48 episodi ottimamente diretti (da Kouzou Kusuba, che legherà il suo nome al World Masterpiece Theatre lavorando anche ad altre opere della serie) e sceneggiati. E’ sicuramente anche per questo che gran parte di quelli che l’hanno seguita da piccoli in TV la ricordano ancora bene, nonostante siano passati ben 35 anni dalla sua prima messa in onda. Ma rivederla oggi, magari in DVD e con le voci giapponesi, fa comunque un grande effetto.
Sono sicuro che vi siate già messi alla sua ricerca!

 

Appendice 1:

Lo staff della serie ha utilizzato come riferimento per i fondali alcune foto di Rossinière, come si vede negli extra della versione italiana in DVD ma anche cercando in rete immagini del paesino svizzero.
Di seguito alcuni raffronti.

N.B.: Ho prelevato gran parte delle immagini della Rossinière reale dall’ottimo video girato da Cartoon Cover Land e il cui link si trova nella sezione relativa alle fonti. Ovviamente ne consiglio caldamente la visione!

La chiesa:

 

La scuola:

Sia nell’anime che nella realtà la scuola e la chiesa si trovano a poca distanza l’una dall’altra. Per la Rossinière reale si può fare riferimento al video che ho citato poco sopra, mentre per quella “animata” c’è il “quadretto” che ho composto affiancando alcune immagini dell’anime:

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Anche l’orologio che si vede sulla sinistra dell’immagine soprastante esiste per davvero: si trova nella piazza del villaggio:

Ed ecco la piazza nella sua interezza:

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Questo invece è il ponte che i bambini attraversavano per andare a scuola:

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Infine la stazione ferroviaria:

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Appendice 2: Uova di Pasqua

Nella serie di Annette sono presenti delle citazioni molto interessanti che da piccolo mi erano sfuggite (come immagino fossero sfuggite ai più), ma che adesso ho invece colto, non senza stupore!

Episodio 14: il maestro spiega con un esempio pratico (non riuscitissimo) l’equilibrio dei corpi. Alle sue spalle, un cartellone con dei disegni e delle scritte giustamente in caratteri “latini”, cosa piuttosto inusuale per un anime, soprattutto di quei tempi, probabilmente perché quelle lettere i giapponesi (soprattutto i bambini) ancora non le capivano tanto…

Un plauso quindi alla Nippon per la sua attenzione al dettaglio. Ma… cosa c’è davvero scritto su quel cartellone???

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E’ proprio questa la cosa che mi ha fatto trasalire! Probabilmente avrete già visto l’immagine… Si tratta di un vero e proprio omaggio al rock progressivo e ad alcuni dei suoi principali artefici!

Sulla sinistra infatti si leggono i titoli di due album degli “Emerson Lake & Palmer” (“Tarkus” e “Pictures At An Exhibition“), “Genesis” (il nome della band) e “Red“, che è un album dei “King Crimson“. In alto a destra ci sono ancora i “Genesis“, “Trespass” (il loro secondo album), i “King Crimson” e nuovamente “Red“.

Procedendo verso il basso invece troviamo gli “Emerson Lake & Palm…ar“…, poi “Nice“, che è il gruppo in cui militò Keith Emerson prima di formare gli ELP, e, appunto, “Keith E(merson)“.

Infine in basso troviamo “Still“, che è il primo (e unico) album da solista di Pete Sinfield (“Pete S.” sul cartellone, co-fondatore dei King Crimson e paroliere, tra gli altri, per gli ELP e addirittura per la nostra PFM) e, sulla destra, “Brain Salad Surgery“, altro album degli ELP.

Vorrei davvero sapere di chi è stata l’idea e se fosse stata approvata dalla produzione! Mi piace pensare che sia tutta opera del disegnatore degli sfondi, e che il regista non si fosse accorto di niente; anche perché la cosa si ripete nell’episodio 16: stavolta ci troviamo nella sala d’attesa del medico. In fondo al corridoio c’è un cartello, e sul cartello troviamo annotati i nomi dei “King Crimson“, degli “Emerson Lake & ‘Palmar’“, dei “Genesis” e di “Pete S(infield)” con accanto il titolo del suo album da solista, “Still“.

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Cartelli del genere purtroppo non se ne vedranno più per tutto il resto della serie. Che il regista si fosse infine accorto dello “scherzo”? (Ovviamente è soltanto una battuta!)

 

Appendice 3: l’edizione italiana in DVD

La serie di Annette è stata pubblicata in DVD nel 2005 dalla Dynamic Italia in versione restaurata e rimasterizzata.

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Gli 8 DVD di cui è composta l’edizione italiana a cura di Dynamic Italia

La qualità dell’immagine è molto buona, nonostante qualche sbavatura nei colori più saturi (come il rosso) e… una fastidiosissima distorsione nella parte alta dello schermo che ho ravvisato anche in altre vecchie serie come ad esempio “Patlabor” e che non capisco a cosa sia dovuta (forse alla conversione da NTSC a PAL?).

Nonostante sia stato mantenuto il vecchio titolo italiano, con tanto di “toppa” a coprire il “logo” originale, la sigla di Cristina D’Avena (che tutti ricordano, nel bene e nel male, anche perché dà il titolo alla versione italiana della serie) è stata estromessa – per fortuna, perché rispetto alla colonna sonora originale è del tutto fuori contesto -. Sono invece state rimesse al loro posto le sigle, titolate (purtroppo su quella iniziale viene sempre applicata una toppa con su scritto il titolo italiano della serie a coprire quello originale scritto in caratteri giapponesi), e le anticipazioni finali, rimaste finora inedite perché mai trasmesse in TV.

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La “toppa” che copre il titolo originale

Gli extra non si esauriscono qui. Disseminati tra tutti gli 8 DVD che compongono l’edizione Dynamic ci sono tantissimi contenuti interessanti tra cui una galleria di bozzetti, le sigle senza titoli, la versione karaoke (purtroppo pessimamente arrangiata) della sigla iniziale completa, con tanto di testo in sovraimpressione, ecc. (Tra parentesi, non so se sia un difetto delle mie copie, ma ho riscontrato – spero di non essermelo sognato – che due DVD contenevano la stessa galleria di schizzi…)
Non mancano le onnipresenti schede dei personaggi.

Il lavoro redazionale è stato svolto con una certa perizia (molto apprezzabili i riassunti quasi del tutto privi di spoiler!), anche se nella seconda di copertina del DVD 8 il personaggio raffigurato accanto a Jean non è Franz (come riportato nella didascalia) ma Anton…

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Jean e Anton, i “bulletti” della classe

Una nota di demerito va purtroppo ai sottotitoli, punteggiati da un buon numero di refusi che spesso intaccano anche i nomi dei personaggi (Burnier diventa prima Barniel e poi, negli ultimi dischi, Barmiel).

E, a proposito di nomi, alcuni, nell’edizione italiana, sono stati leggermente modificati per ragioni che non mi spiego (la signora Powell ad esempio è stata ribattezzata “Paul”, letto “Pol”); altri invece sono stati probabilmente corretti rispetto alla lettura giapponese (“Annette” in primis – “Annetto” non si può proprio sentire!).

L’adattamento italiano, che presumo sia lo stesso del 1985, contiene purtroppo alcune “censure” apparentemente di poco conto ma che invece incidono parecchio sul senso della serie. Queste modifiche riguardano soprattutto i dialoghi, spesso allungati con parti inventate, a volte leggermente modificati se non addirittura stravolti… e in qualche caso, appunto, “censurati”.
Caso strano, le censure riguardano, almeno nei primi episodi, tutto ciò che ha a che fare con il Cristianesimo. La zia Claude è infatti una Cristiana Protestante molto fervente, e nei discorsi che fa ad Annette fa spesso riferimento a Dio. Gran parte di questi riferimenti è stata rimossa.
Questo tipo di censura però non riguarda soltanto i discorsi di zia Claude.

Negli esempi che mi accingo a fare comincerò infatti da un dialogo tra il vecchio Peguin e Lucien che ha luogo durante l’episodio numero 20.
Eccone la versione doppiata in italiano:

Peguin:
Tu sei veramente un bravo ragazzo, figliolo mio,
la mia stima nei tuoi confronti è cresciuta.
Prima pensavo che tu fossi un bambino timido, senza carattere
e con poca forza morale…

Lucien:
No, un momento, io…

Peguin:
Bravo! Cerca di tenere sempre vivi questi sentimenti nel tuo cuore,
qualunque cosa ti accada.
E allora vedrai che diventerai un vero uomo degno di rispetto.
Non abbandonare mai questa strada, perché è la via del cuore che
conduce al bene e sconfigge il male.

Il dialogo giapponese è un po’ diverso. C’è qualcosa in più…
(N.B.: La traduzione è mia, quindi non è proprio accuratissima…)

Peguin:
Grande! Sei grande! Ho cambiato idea su di te!
Pensavo che fossi un bambino privo di carattere ma
piuttosto nel tuo cuore abita già il cuore di Dio.

Lucien:
Dio…

Peguin:
Sì! In qualsiasi momento continua a mantenere quello che c’è nel tuo cuore adesso.
Qualunque cosa riceverai non fare cose che te lo facciano buttare.
Non fare mai cose che possano cacciare il cuore di Dio che abita nel tuo cuore.

Nell’episodio 21 è zia Claude ad essere censurata.
Nella versione italiana infatti dice:
Ma certo. Faremo di tutto perché Dany sia sempre felice
non solo perché è nostro dovere, ma soprattutto perché gli vogliamo bene!

mentre in quella giapponese:
Penso di sì. Questo è il lavoro che dovremo fare tutti.
Neanche Dio abbandonerà mai Dani.

Stessa sorte tocca, nell’episodio 29, alla madre di Lucien.
In italiano la sentiamo dire:
Sono sicura che vincerai il primo premio!
Nessuno è bravo quanto te.
In ogni caso, ricordati di quello che ti ho appena detto.
Non sappiamo che cosa ci riserva il futuro, quindi
bisogna afferrare le occasioni quando ci si presentano.

La traduzione dal giapponese è molto più breve, ma la durata della battuta è ovviamente la stessa (per cui la battuta in italiano è stata allungata con frasi inventate):
Il fatto che tu vinca il primo premio alla mostra di quest’anno solo Dio può saperlo!
Ricorda bene le cose che ti ha detto tua madre, Lucien.

La signora Morel nella versione originale non loda affatto la bravura del figlio, ma gli fa un discorso completamente diverso.
L’adattamento italiano punta effettivamente all’indoramento della pillola ogni volta che ce n’è l’occasione, e nell’episodio 20 è ancora la madre di Lucien a farne le spese. La donna sta preparando delle frittelle. La figlia Marie vuole assaggiarne una ma lei glielo proibisce e la rimprovera dicendo che Lucien ha la precedenza: solo dopo che ne avrà mangiato Lucien potrà assaggiarne anche la sorella. Marie allora accusa la madre di preferire il figlio a lei.
Nella versione italiana la signora Morel le risponde così:

Non dire stupidaggini, Marie. Sai benissimo che da qualche giorno
tuo fratello sta lavorando duramente
mentre tu non fai altro che lamentarti tutto il tempo.

In quella giapponese invece sembra avallare la tesi di Marie:
Certamente! Ho deciso! Preferisco di gran lunga un figlio sorridente e che lavora molto a una figlia con lo sguardo arrabbiato e che si lamenta sempre!
E’ una sorta di rimprovero scherzoso alla figlia che comunque non cela alcuna preferenza, ma solo un premio al figlio che si stava impegnando come non mai: e la spinta affettuosa che la signora Morel dà subito dopo a Marie, inspiegabile nella versione doppiata, riacquista il suo perché.

Tornando in tema di religione, chiudo questa carrellata di esempi con l’ennesima “lezione” della zia Claude.
Siamo all’inizio dell’episodio 34.
Nella versione italiana la battuta è la seguente:
Se ti sei pentita vuol dire che sei una brava bambina,
quindi non devi più dubitare di te stessa.
Ora non ti rimane altro che trovare il modo di chiedere scusa a Lucien. Capito?
[Annette fa un cenno di assenso]
E se Lucien tiene alla tua amicizia come ha sempre dimostrato,
vedrai che capirà e ti perdonerà.
Devi avere fiducia in te stessa.

Nella versione giapponese il senso è completamente diverso:
Ormai ti stai pentendo di ciò che hai fatto.
Perciò non hai che da fare una cosa:
creare un’occasione per parlare con Lucien.
Capito?
[Annette fa un cenno di assenso]
E chiedi scusa a Lucien come si deve.
Se hai questa intenzione
Il Signore sicuramente ti donerà il coraggio e la forza.
E’ in essi che devi credere, Annette.

Il riferimento al Signore è completamente assente nella versione italiana.
A un certo punto nella serie (più o meno a partire dallo stesso episodio 34) però si cominciano a fare riferimenti espliciti – cioè anche visivi – al Cristianesimo. Vediamo ad esempio Dani pregare, tutti andare a Messa (ma ci andavano anche nelle prime puntate…). Insomma, probabilmente l’adattatore avrà capito che quello fosse uno dei temi dominanti del racconto e ha deciso di mantenere gran parte dei riferimenti successivi…

Note:

(1) In realtà il programma assunse negli anni diversi nomi, ma a lungo andare la dicitura “World Masterpiece Theater” ha finito per identificare tutti gli anime trasmessi nella sua stessa fascia oraria (le 19:30 di domenica).

 

Riferimenti e Link:

https://en.wikipedia.org/wiki/World_Masterpiece_Theater
https://it.wikipedia.org/wiki/Sui_monti_con_Annette
https://en.wikipedia.org/wiki/Patricia_St._John

Il video di Cartoon Cover Land su Rossinière:
https://www.youtube.com/watch?v=V_njMH2u1eo

Documentario su Rossinière con riferimenti ad Annette (in francese):

Ryouhei Hirose:
https://anidb.net/creator/21811
https://www.komuso.com/people/people.pl?person=946

Le foto che ho utilizzato sono tratte, oltre che dal video di Cartoon Cover Land, dai seguenti siti:
https://siviaggia.it/ (per la foto frontale della stazione)
x-rail.ch (per l’altra foto di 3/4 della stazione)

Le immagini dell’anime sono state da me prelevate da alcuni video trovati su YouTube. Quelle allegate all’appendice 2 sono state da me estrapolate dai DVD originali.
Le foto dei dischi sono mie.